Indagine sul Comune di Uscio

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APPENDICE N. 1

Le vie di comunicazione

Le vie di comunicazione nell'ambito del comune di Uscio hanno sempre avuto una grande importanza, lo si può comprendere esaminando la posizione geografica del comune, posto a cavallo tra la valle del Recco e la Val Fontanabuona. Anche nel passato l'importanza di Uscio come nodo viario era già grande, infatti nel periodo medioevale furono costruiti due forti sulle alture del paese per controllare le vie che attraversavano il passo della Spinarola e il passo dei Casetti ( di questo forte, o castello, non rimangono tracce se non in vari documenti del XIII secolo che quindi ne provano l'esistenza), un valico di grande importanza era poi presso la frazione di Calcinara a difesa del quale fu eretta, sempre in epoca medioevale, una torre. L'importanza del centro come nodo viario aumentò poi alla fine del XIX secolo con la costruzione della strada carrozzabile e con il suo successivo ampliamento fino a Gattorna per collegarsi con quella che già esisteva all'interno della Val Fontanabuona. L'importanza di questa via per il paese è stata tale che diviene indispensabile per la nostra trattazione dilungarci sugli avvenimenti che portarono alla progettazione e costruzione di questa arteria. Al principio del XIX secolo non esistevano all'interno della valle strade di grandi dimensioni ma soltanto alcune mulattiere che peraltro, come già detto, erano intensamente trafficate. Questo è il periodo in cui avviene l'ampliamento della strada Aurelia, che costruita nel 109dC., permetteva un veloce collegamento attraverso la riviera. Bisognerà poi attendere il 1874 per veder sorgere la ferrovia Genova - La Spezia; da questo momento in poi si assiste ad un rapido incremento della rete viaria all' interno della valle. Nel 1878 venne ultimato il primo tratto della SS 333 fino ad Avegno; nello stesso anno il comune di Uscio venduti i suoi beni che si trovavano sulle alture di Terrile di Salto e al di là dello spartiacque con la Fontanabuona e prese in prestito alcune migliaia di lire, entrava nel consorzio per la costruzione della strada che intanto, come già sottolineato, arrivava sino ad Avegno. Nel corso di soli due anni fu terminata, sino alla chiesa di Uscio, e quindi aperta al traffico nel 1880. Nel 1887 la provincia di Genova iniziava gli studi per la prosecuzione del tracciato, a causa del quale nascevano gravi controversie, infatti, se il comune di Tribogna voleva il prolungamento dell'arteria da Uscio a Ferrada attraverso il Passo della Spinarola, o almeno attraverso quello dei Casetti, i comuni di Lumarzo, Neirone e Mocconesi volevano un tracciato che passasse più a monte e che poi scendesse fino a Gattona. La provincia di Genova fra i vari progetti presentati, scelse quello che univa Uscio a Gattona attraverso il Colle Caprile. Quindi nel 1899 fu intrapresa la costruzione della strada attraverso l'abitato di Uscio e dopo aver abbassato il Colle Caprile con una profonda trincea, fu proseguita negli anni successivi. Gattona fu raggiunta nel 1904, con l'allacciamento alla strada che già univa la Fontanabuona a Chiavari. Bisognerà poi attendere gli anni '30 perché sia tracciata la strada che attualmente congiunge Colle Caprile con Calcinara e la fine della seconda guerra mondiale perché vengano iniziati i lavori che porteranno alla congiunzione di questa arteria (SP.19) con la strada statale della Val Fontanabuona presso la località Lagomarsino. Infine nei primi anni '70 venne costruita la strada che collega Calcinara a Genova tramite il Monte Fasce. Pertanto ora la valle di Recco si presenta con il seguente schema infrastrutturale, peraltro fortemente condizionato dall'assetto del territorio: una direttrice sulla linea di costa rappresentata dalla SS.1 Aurelia e dalla ferrovia Genova - La Spezia; una direttrice autostradale parallela alla precedente ed in posizione più arretrata; una terza direttrice montana , la SP.67 del Monte Fasce, pressoché sulla linea di crinale che si raccorda a Colle Caprile con la SS.333 che fornisce un collegamento con la retrostante Val Fontanabuona. La strada Statale 333 nel tratto iniziale svolge il ruolo di attraversamento urbano, quindi tende a porsi a sevizio degli insediamenti come percorso residenziale. Analogo ruolo svolge a servizio del centro abitato di Uscio. Da qui si diparte una diramazione verso la Colonia Araldi. La Strada Provinciale n. 67 del Monte Fasce è "la strada panoramica" dotata di aree di sosta non attrezzate, di alcune attività di ristorazione. A questa si allaccia la Strada Provinciale n.71 del Monte Cornua che collega il centro abitato di Sori con le frazioni di mezza costa della valle (del Sori), anche tramite diramazioni. A completare il quadro vi sono poi la Strada Provinciale n.22 che collega il centro di Tribogna a quello di Uscio attraverso il passo della Spinarola, e numerose strade comunali con funzione prettamente residenziale o agricola.