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Paolo Chimeri

Nato a Genova il 1 settembre 1933.

Dal 1980 ha uno studio ad Uscio (Genova) dove lavora le sculture di grande formato e l’ardesia. Paolo Chimeri dai primi anni Ottanta, periodo in cui ha iniziato a creare ad Uscio una parte delle sue opere, ha sempre confermato la sua fondamentale vocazione di artista poliedrico - scultore oltre che orafo sapiente - ma anche la sua esigenza di continua ricerca oltre all’interesse ed al piacere per la sperimentazione di nuovi materiali e di nuovi mezzi espressivi.

Una parte cospicua dei pezzi dell'odierna produzione è costituita dai rilievi in ardesia; un materiale, quest’ultimo al quale Chimeri ha incominciato ad accostarsi all'inizio degli anni Ottanta, proprio in coincidenza con il trasferimento ad Uscio del suo studio di scultore.

Risale al 1982 il pezzo “più antico”: una composizione di forme astratte, geometriche, che lo stesso autore definisce un esperimento tecnico per saggiare,senza superarlo, il limite di resistenza del materiale. Chimeri realizza personalmente anche gli strumenti per la lavorazione dell'ardesia, trasformando pialle da falegname in scalpelli e frammenti di lame d’acciaio in bulini; tali mezzi - non meccanici - gli consentono di assecondare la natura del materiale, traendone forme dal modellato saldo e levigato, sensibilissime alla luce. Esiti ormai pienamente maturi propongono i numerosi rilievi ispirati alle “figure degli scacchi", ad un ‘mondo fantastico” che da tempo affascina l’artista stimolandone la creatività: significativamente il ‘Re degli scacchi” è il soggetto di un bronzetto dei primi anni Ottanta, rivisitato in una successiva scultura in ferro di grande formato e nel più recente tondo a rilievo, che cronologicamente conclude la serie dell'ardesia.

Nei nuovi lavori l’artista utilizza supporti cartacei “di recupero” (fogli e cartoncini riciclati, coperchi di scatole per le opere di maggior formato), sui quali interviene con il colore, a sua volta originalmente preparato. Si tratta infatti di Vinavil colorato, spruzzato sul supporto con libero andamento e quindi ripreso, disteso con il pennello, fino all’esaurimento della traccia. Esperimenti di ‘libertà di segno”, dunque, in composizioni isolate o riunite a trittico, talora propriamente astratte, talora evocanti stilizzate figure umane, forme vegetali e persino vividi fuochi d’artificio irradianti nello spazio.

Mostre personali

1978 - Genova - Galleria Il Punto

1979 - Odessa - URSS) Museo d'Arte Occ. e Or.

1981 - Genova - Galleria Il Punto / Bologna Galleria S. Vitale

1982 - Genova- Galleria Il Punto / Brescia - Galleria S. Michele

1985 - Genova - Galleria Il Punto

1986 - Lexington JY (Usa) - Headley Whitney Museum

1986 - Morehead JY (Usa) - Morehead State University

1992 - Columbus (Ohio, USA)- Ameriflora

1997 - Germania - Kulturhaus Wittenberge

1997 - Lituania - Art Gallery Siauliai

1998 - Uscio- Palazzetto dello Sport

1998 - Voltaggio (AL) - Il Castello / Genova -Centro d'Arte La Maddalena

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